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mercoledì 10 luglio 2013

I 5 minuti per migliorarsi nei confronti degli altri

Ciao followers

Uno dei miei più grandi difetti è quello di trascurare i problemi altrui quando sono immerso in momenti concitati, o sono in periodi no/periodo esami (che stranamente coincidono...).
Ovviamente mi di solito non passo con un caterpillar sopra le loro questioni (o almeno ci provo a evitarlo), ma sono semplicemente più apatico.

Oggi vi voglio parlare di come io (Simone, 23 anni, studente) cerco di comportarmi nella vita di tutti i giorni, senza farmi odiare "dagli altri".

Premetto che questi surrogati di consigli implicano passare da diavoli del girone degli stronzi (scusate per il francesismo), a Teddy bear amato dai bambini; ma sono quelle piccole cose che spesso mi prendono 5 minuti al giorno a dir tanto.

Iniziamo da uno dei discorsi ai primi posti per ordine di importanza per noi italiani (o in generale, persone dalla cultura occidentale consumista)... l'aspetto fisico.

Anche se sembra un discorso scollegato dagli altri, pensate al sentirsi bene con il proprio corpo, e a come vi comportate nei confronti altrui (e pensate anche nel caso contrario).->Esempio semplice: il ragazzo magrolino in presenza di una star mondiale:difficilmente sarà la persona più simpatica della comitiva

Spesso ci diciamo: "sono un po' fuori allenamento" o il classico "mi trovi grassa?" e rimaniamo a piagnucolare, senza fare niente fino alla prossima manfrina.
Ovviamente non voglio dirvi inscrivete in palestra o in piscina e andateci (credo di poter archiviare il discorso sotto la voce utopia), ma vi domando: mangiate bene?
Se fate i conti sono sicuro che troverete almeno 3 fritture "pesanti" in 2 giorni, e altre intere giornate dove non avete avete neanche toccato la frutta.

Esclusi rari casi (e per trovarli pensate ad una grossa "M" gialla) in qualsiasi posto andiate troverete sempre qualcosa di sano o almeno "meno dannoso" da mangiare, e difficilmente avrà un cattivo sapore.
Quindi smettetela di giustificare ciò che mangiate e iniziate a scegliere con un occhio più vigile il vostro pasto. Ovviamente il massimo sarebbe cucinare da se, in modo da controllare al meglio ciò che ingerite, e risparmierete qualcosa; ma per motivi di tempo, e di piacere personale (anche se penso che a tutti piace cucinare: solo che molti non l'hanno fatto abbastanza da apprezzarlo), non mi sento di consigliarlo.

Inoltre se volete mangiare schifezze, fatelo...ma dividete la porzione con amici ;)

E con questo appunto entro nel discorso "relazionarsi con gli altri".

Quindi senza perdersi nei classici: "cosa pensano di me?", "mi trovano simpatico?", e le classiche cose da ragazzina di dodici anni con le treccine...come evitare di sentirsi degli stronzi?(scusate ancora per il francesismo).
Bene, io utilizzo il semplice trucco dello specchio: cerco di trattare le persone (e di conseguenza apparire), con le stesse attenzioni, e rispetto che vorrei dagli altri.

Questa strategia mi ha portato a non sopportare alcuni comportamenti altrui, e di conseguenza cercare di evitare di tenerli io stesso, come ad esempio:

  • Rispondere ai messaggi il prima possibile (ok, lo ammetto sono ancora in "work in progress");
  • Provo a non cercare amici, parenti, e in alcuni casi persone che lavorano con me, solo quando ne ho bisogno.
  • Cerco di dire ciò che penso, specialmente i sentimenti.
  • Cerco di discutere il più possibile con le persone (evitando di diventare oppressivo).
Quest'ultimo punto, meno ovvio rispetto ai precedenti, lo articolo un'attimo:

Quante volte vi è capitato di trovarvi nella situazione di sentire una discussione su qualcosa totalmente sconosciuto a voi?
E quante volte vi è capitato di essere in grado di risolvere un problema o partecipare ad una discussione, grazie a delle info sentite casualmente anni prima?
Ecco io cerco di trovarmi il più spesso possibile nella seconda situazione.
Questo, escludendo i benefici più immediati dello spendere investire del tempo socializzando, mi ha salvato da brutte scelte, o mi ha dato almeno una indicazione utile tantissime volte.
Tutto questo grazie a informazioni, che nel momento della ricezione erano semplici curiosità, che riescono a fornirmi addirittura dei punti di vista differenti dal mio, in alcune situazioni!

Beh, credo che nonostante l'essere stato generico, forse un po' a causa dei 5 minuti a mia disposizione, un po' perché io mi perderei giorni in questi discorsi, ho messo abbastanza carne sul fuoco per oggi.

Mi auguro che voi dedichiate i restanti minuti ad analizzare i molti punti che ho lasciato vaghi.
E spero ancora di più che vi chiediate in che casi potevate agire in un modo migliore, e in quali in futuro vi promettete di farlo.

Se fosse cosi, potreste aver appena dedicato nel migliore dei modi questi 5 minuti.


by uno studente di nome Simone

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